Riportiamo il testo della presentazione del convegno di Domenica 11 Maggio al Palazzo Mediceo dedicato al poeta Franco Capasso.
La Metart, dopo la presentazione di Dei Colori, ( 18 Dicembre 2004 ) e la commemorazione a scomparsa avvenuta del poeta, ritorna sui passi di Franco Capasso (Ottaviano, 20 Febbraio 1934, Pompei 22 Febbraio 2006 ) - " Un poeta in viaggio " questo il titolo scelto per dare la stura ai ricordi, alle tante testimonanze dirette di chi lo ha conosciuto e ha condiviso con lui stagioni di impegno comune, alla ricerca della " donna senza volto " come lui chiama la poesia in una lettera del 1976 indirizzata a Jean Charles Vegliante, a proposito della buona accoglienza critica di Punto Barometrico, la raccolta che mise in luce agli occhi della critica attenta, il poeta ottavianese. Ma anche anni molto duri e sofferti, con partenze all'alba del Lunedì e ritorno in famiglia il Venerdì, dopo aver attraversato paesi, città e regioni per il suo lavoro di agente. E in sottofondo, come fiume carsico, mai sopite sotto cenere di brace le voci della poesia, che sola disvela mondi e guarisce ferite; con versi strappati al proprio vissuto esistenziale, al corpo stanco, all'ansia del ritorno, alle luci della notte, in precipizio frenetico di fughe, amnesie e riapparizioni. Figura eccellente in chiarissima luce, tenace e generosa, sin dalla metà degli anni settanta percorse per tre decenni la scena incandescente della poesia italiana, con oltre dieci raccolte edite, ha impresso un segno profondo e riconoscibile del suo dettato poetico nel panorama della poesia contemporanea. Spero che questo evento, possa contribuire a riportare al centro del dibattito critico l'opera di Franco Capasso per nuove e inedite letture, e soprattutto, parta da qui, dalle Scuderie del Palazzo Mediceo, l'appello rivolto a scuole, associazioni, istituzioni, per difendere, valorizzare e diffondere l'opera del poeta “ in viaggio “ - che diede tutto se stesso alla poesia, consegnandosi inerme con ostinato lavoro tra le braccia della “ donna senza volto “.