Sabato 12 Aprile 2014 alle ore 17.30 Sala Consiliare Comune di San Giuseppe Vesuviano, presentazione del libro I GIRI D'ANGOLO di Salvatore Violante, monografia di Angela Giassi ( Editore Totem ).
Inteverranno: Costanza Falanga, Antonella Nigro, Marcello Carlino, Enzo Rega.
Letture di Angela Giassi e Mario Grazio Balzano. Al Violoncello Giovanni Cudin. Modera Gianfranco Cotronei.
Si tratta della prima monografia avente ad oggetto la ricerca poetica di Salvatore Violante, poeta vesuviano nato a Boscotrecase nel 1943, e residente a Terzigno.
Violante, poeta di lungo corso ( la prima opera Moti e Terremoti è del 1984 ) vengono poi "Punto e a capo " del 2007 e " Sulle Tracce dell'uomo " del 2009, entrambi con la sigla editoriale Marcus Edizioni di Napoli - nel 2013 vede la luce invece " La meccanica delle pietre nere " CFR Edizioni; e poi collaborazioni letterarie e giornalistiche ( La voce della Campania, Dossier Sud, Il Gazzettino Vesuviano ) che da sempre, nel corso di anni di impegno e di lotta mai sopiti sotto cenere d brace, ancora incessantemente lo accompagnano.
In Punto e a capo, è lo sgomento davanti alla distruzione della natura, ( l'amata montagna vesuviana ) - all'opera insensata dell'uomo e allo scorrere del tempo che non guarisce e non scaccia remoti fantasmi onirici sedimentati nel profondo, a dominare l'impianto espressivo, dove si rinviene un uomo chiamato a verificare nell'urgenza degli accadimenti,
tra impegno ideologico e lotte per non soccombere, lo spirito resistenziale e dolente dell'autore, che si chiude a riccio su stesso per raccogliere nuovamente le forze.
Sulle tracce dell'uomo, tra canti e incanti della parola, tra i toni forti della satira e il ritmo martellante della ballata, Violante declina il suo canto con accensioni naturalistiche ( che sempre lo accompagnano ) e dolenti squarci esistenziali fanno la loro comparsa, dove mette a fuoco l'uomo nel suo habitat vesuviano, descritto, richiamato e rianimato da morte presunta, con uno sguardo a tutto sesto che vorrebbe poter raccogliere nella sua potenza tutto il germinare della vita sulla terra.
La Meccanica delle pietre nere è invece l'opera matura di civile impegno e ribellione, di tutti i temi, passati, presenti e in incubazione, che Violante porta da sempre con se, resi vivi e presenti con linguaggio ora depurato ed essenziale, ora appassionato con sentori di sortilegio e di pietre ruzzolanti lungo i pendii e la Storia.
Calato nel suo tempo, immerso nei cattivi reflui provenienti da putrefazione ( materiale e morale ) il poeta non
può che far sue le parole di Ernie Lobet ( sopravvissuto dai campi di sterminio ) laddove annota - " Mai cedere alla rassegnazione.
Devi combattere per ciò in cui credi, senza subire passivamente e senza aspettarti che altri lottino al posto tuo. Devi puntare con decisione verso il tuo obiettivo, prendere posizione, e combattere con tutte le tue forze".