
A proposito di Devid, il neonato di poche settimane di vita, morto a Bologna per il freddo e gli stenti, al centro della città, tra passanti distratti, il poeta Roberto Roversi l'ha definita " una morte ignobile ".
E ignobile è dir poco.
Al centro della città, qualcosa non ha funzionato, e la rete di solidarietà e di assistenza del Comune che ha sempre vantato efficienza e tutele, si è inceppata, e pur conosciuta la situazione della famiglia, non si è fatto quanto occorreva.
Una piccola vita stroncata sul nascere, dall'inefficienza, dalla superficialità, dalla distrazione; molti, passando accanto al nucleo famigliare in evidente difficoltà con la vita, avranno sicuramente pensato che gli uffici incaricati avrebbero provveduto, tirando via e confidando negli altri.
Ma gli altri non c'erano, non si sono visti.