
Martedì 28 Gennaio, alle ore 18 nel megastore Feltrinell di piazza dei Martiri, a Napoli, Antonio Franchini, Francesco De Core, Nando Vitali, e Giulio Ferroni, autore della prefazione, hanno presentato “ L’amara scienza “ di Luigi Compagnone, nel nuovo volume stampato a oltre quarant’anni dall’uscita, dalle edizioni della Compagnia dei Trovatori.
Ha coordinato PieroAntonio Toma, presidente della casa editrice, di cui Nando Vitali è direttore editoriale.Torna dunque in libreria nella nuova veste editoriale, il testo pubblicato dallo scrittore napoletano nel 1965, e ancora una volta si fanno i conti con un autore scomodo e graffiante, ironico e impietoso con la “ città dimare con abitanti “ per citare uno dei suoi titoli.
Nel libro invece della “bella giornata “ della borghesia napoletana alta, c’è la “ dura giornata “ a dispetto di un panorama mozzafiato. Due parabole – quella del paese del boom economico e quella della piccola borghesia che deve racimolare i soldi per pagare l’affitto, che non si incontreranno mai.I tre personaggi che siaggirano nelle pagine del libro in cerca dei soldi – di contro il boom economico, lo stordimento, il luccichio delle merci – sono il riflesso di una nudità benigna.
Luigi Compagnone è lucido e caustico, guarda la realtà fino infondo, e L’amara scienza, è quella di chi sa che non c’è via d’uscita, e da furibondo umorista napoletano, ha scritto della delusione di un sogno di rinnovamento non realizzato.