Il Governo Spagnolo, guidato da Zapatero, intende chiedere ufficialmente al Governo Italiano, di scusarsi per il bombardamento avvenuto il 20 Settembre del 1938, durante la Guerra Civile, in cui l’aviazione dell’ora Stato fascista, alleato del Generale Franco, sganciò 8800 chili di esplosivo sulla città di Alcoy, della provincia di Alicante, nella regione di Valencia.
All’alba di quella giornata, dieci bombardieri “ Savoia Marchetti SM79 “ partiti dallo scalo di Son-Sant Joan, a Maiorca, si diressero con il loro carico di morte verso la tranquilla ed ignara cittadina di Alcoy, causando in seguito al pesante bombardamento, la morte di 64 cittadini.
Quest’anno ricorrono i settant’anni da quel bombardamento, riaprendo così vecchie ferite, mai del tutto guarite.
E proprio ad Alcoy, una mostra ha presentato di recente immagini molto crude di quei fatti: si tratta delle foto scattate da bordo degli aerei dai piloti prima, durante, e dopo i bombardamenti.
Immagini molto eloquenti di morte, devastazione, panico e dolore, molto dolore.
Quello che mostra anche una opera ormai “ icona “ della guerra civile spagnola, e delle sue crudeltà, “ Guernica “ del maestro Pablo Picasso, a rammentare a tutti, la distruzione della piccola cittadina dalla furia distruttrice degli eserciti falangisti.
Ma tutte le città sono uguali, tutte le ferite si somigliano, e la memoria degli spagnoli è lunga; non intendono chiudere quella pagina della loro storia all’interno delle pagine, numerose, della Guerra Civile, in cui i Repubblicani combatterono per la loro libertà contro il golpista Franco, senza ricevere pubblicamente l’ammenda degli italiani 70 anni dopo quei fa